#evacuazione ospedali
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Conflitti in Medio Oriente: Raid aerei in Yemen e attacchi a Gaza
Escalation di violenze coinvolge ospedali e infrastrutture civili, sollevando preoccupazioni internazionali.
Escalation di violenze coinvolge ospedali e infrastrutture civili, sollevando preoccupazioni internazionali. Il Medio Oriente continua a essere teatro di intensi conflitti, con recenti sviluppi che hanno visto raid aerei nello Yemen e attacchi nella Striscia di Gaza, causando numerose vittime e danni significativi alle infrastrutture civili. Raid aerei nello Yemen. Israele ha dichiarato di…
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Gli ordini di evacuazione impartiti da Israele agli ospedali nel nord di Gaza equivalgono a una condanna a morte per i malati e i feriti. Lo afferma l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
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Fin dal 9 ottobre le strutture ospedaliere di Gaza sono senza elettricità a causa della mancanza di carburante per i generatori dovuta all’assedio totale proclamato da Israele.
Il 13 ottobre, 23 ospedali hanno ricevuto ordini di evacuazione forzata.
Dai primi di novembre sono finiti sotto le bombe anche le ambulanze, mentre ormai gli ospedali di tutta la striscia sono sotto assedio in quanto l’esercito israeliano sostiene che vengono usati da Hamas per scopi militari.
Leggendo queste notizie mi vengono in mente tutta una sequela di film e aneddoti che raccontavano di perseguitati nascosti in ospedali, come quando, nel 1943, al Fatebenefratelli di Roma fu inventata un’epidemia per salvare un gruppo di ebrei rifugiati tra le corsie.
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Terremoto, fuga di massa in 72 ore: tutto pronto per l’allerta rossa Il piano dettagliato di evacuazione per quasi mezzo milione di persone dai Campi Flegrei in caso di allerta rossa. Allerta rossa, la regione dei Campi Flegrei si prepara per una possibile evacuazione di massa che coinvolgerebbe quasi mezzo milione di persone. Il piano d’emergenza, concepito per far fronte a un evento catastrofico, prevede un’operazione di evacuazione in 72 ore, utilizzando treni, autobus e navi per trasportare i residenti verso regioni sicure. Piano di evacuazione Secondo il piano stabilito, la popolazione sarà trasferita in diverse regioni gemellate. I cittadini di Pozzuoli saranno destinati alla Lombardia, quelli di Bacoli verranno accolti tra Umbria e Marche, mentre gli abitanti di Monte di Procida saranno distribuiti tra Abruzzo e Molise. Gli abitanti del quartiere napoletano di Fuorigrotta troveranno rifugio nel Lazio. Questo piano dettagliato è stato progettato per garantire un’evacuazione ordinata e sicura, riducendo al minimo il rischio per i cittadini. Nonostante la minaccia vulcanica sembri lontana, gli esperti sottolineano la necessità di una preparazione scrupolosa. Il bradisismo, fenomeno naturale della zona, è diverso da un’eruzione vulcanica, ma il piano d’emergenza nazionale rimane una misura precauzionale essenziale. Misure di sicurezza e preparazione all’allerta rossa Il sindaco di Bacoli, Gerardo Josi Della Ragione, ha spiegato l’importanza di distinguere tra la crisi bradisismica attuale e una potenziale eruzione vulcanica. “Stiamo vivendo una crisi bradisismica che non prevede un’evacuazione di massa, ma la possibilità di implementare processi di resilienza,” ha dichiarato come ripreso da liberoquotidiano.it. Tuttavia, per il rischio vulcanico, le autorità stanno collaborando con le regioni e altre istituzioni per migliorare le vie di fuga e sperano di ricevere risorse adeguate dal governo. Attualmente, il livello di allerta del vulcano dei Campi Flegrei è giallo. Se si passasse all’allerta arancione, gli ospedali sarebbero evacuati, mentre l’allerta rossa, attivata da “fenomeni che indicano una dinamica pre-eruttiva,” darebbe avvio all’evacuazione delle 481.000 persone entro 72 ore. Il piano nazionale di evacuazione sarà messo alla prova in una grande esercitazione prevista per ottobre, organizzata dalla protezione civile. Questa esercitazione coinvolgerà le aree di Pozzuoli, Quarto, Monte di Procida, Bacoli, alcuni quartieri di Napoli e parte dei Comuni di Marano e Giugliano. Ogni area è associata a una regione italiana, incaricata di redigere un piano specifico che includa punti di prima accoglienza, alloggi, assistenza sanitaria e continuità amministrativa e scolastica. Questa preparazione è fondamentale per garantire la sicurezza e il benessere della popolazione in caso di un’emergenza vulcanica, dimostrando l’importanza della pianificazione e della collaborazione tra istituzioni locali e nazionali.
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Colloqui telefonici di Tajani con gli omologhi israeliano e palestinese
Colloqui telefonici di Tajani con gli omologhi israeliano e palestinese. Il vicepremier e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha svolto colloqui telefonici con il Ministro degli Esteri israeliano Ysrael Katz e con il Ministro degli Esteri palestinese Riad Maliki. «Oggi ho presentato ai colleghi israeliano e palestinese l'iniziativa “Food for Gaza” che l'Italia ha lanciato insieme a FAO, PAM e alla Federazione Internazionale della Croce Rossa-Mezzaluna Rossa con l'obiettivo di alleviare le sofferenze della popolazione civile nella Striscia di Gaza, unendo le forze per far fronte alla gravissima situazione umanitaria – ha affermato il vicepremier Tajani –. Il Governo italiano intende dare la massima priorità a questa iniziativa. Ne parlerò già lunedì prossimo a Bruxelles in occasione del Consiglio Affari Esteri e poi coinvolgerò su questo i partner G7 alla riunione ministeriale di Capri. Unire le forze per aiutare i civili non è uno slogan ma un obbligo morale, dobbiamo fare presto». L'iniziativa “Food for Gaza” si pone l'obiettivo di fare sistema con le principali organizzazioni attive sul campo, con gli attori nazionali ed internazionali tramite un tavolo tecnico e si concentra anzitutto sui bisogni chiave della popolazione civile: cibo, sanità, protezione. L'Italia metterà a disposizione le proprie eccellenze, a cominciare dai settori della sicurezza alimentare, della sanità e dello sminamento. Nel colloquio con Ysrael Katz, Tajani ha sottolineato che «il Governo considera essenziale una pausa nelle ostilità per raggiungere un cessate il fuoco a Gaza. Condanniamo fermamente il terrorismo di Hamas e sosteniamo il diritto di Israele a difendersi. Ribadiamo che nelle azioni militari deve sempre essere tutelata la popolazione civile». Nella conversazione telefonica con l'omologo palestinese Maliki, Tajani ha evidenziato che «la sofferenza della popolazione civile a Gaza è inaccettabile. Con le nostre operazioni di evacuazione abbiamo consentito a decine di minori palestinesi di essere curati nei migliori ospedali d'Italia. Intendiamo continuare su questa strada per alleviare le sofferenze della popolazione».... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Expo Inox, società attiva nella produzione di acciaio inossidabile, sbarca nel Regno Unito
Expo Inox ha sottoscritto un accordo di investimento per l'acquisto di una partecipazione pari al 95% del capitale della società inglese A1 Flue Systems. L'operazione consente a Expo Inox, attivo nel settore delle produzioni di sistemi fumari metallici, in polipropilene e acciaio al carbonio, di entrare nel Regno Unito. A1 Flue Systems, con oltre 50 anni di storia, è attivo nella progettazione, produzione e realizzazione di complessi impianti di evacuazione fumi opera nel campo delle applicazioni cosiddette "commercial", ovvero nel settore dei grandi impianti realizzati presso ospedali, trading centers, scuole, edifici pubblici e grandi complessi. Expo Inox è specializzata nel settore "domestic", ovvero negli impianti cosiddetti residenziali, case e appartamenti di civile abitazione, con prodotti basati sui volumi elevati, standardizzazione ed economie di scala. "Dopo l'ingresso nel capitale di Expo Inox nel novembre 2022 con lo scopo di accelerare l'internazionalizzazione del Gruppo EXPO, questa operazione rappresenta l'attività e il supporto che la nostra holding, al di là del supporto finanziario, offre alle partecipate - ha commentato Andrea Rossotti, AD di RFLTC - Siamo consapevoli che i nostri obiettivi siano a lungo termine ed Expo Inox si colloca egregiamente in questa strategia". Read the full article
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La Sicurezza negli Stadi di Calcio: Un Impegno Costante per Evitare Tragedie Come l’Heysel
Un caso eclatante di sicurezza negli stadi che ha attirato l’attenzione mediatica è stato l’incidente noto come la Tragedia dell’Heysel. Questo evento avvenne il 29 maggio 1985 prima della finale di Coppa dei Campioni tra il Liverpool FC e la Juventus FC presso lo stadio Heysel a Bruxelles, Belgio.
Durante i momenti precedenti alla partita, si verificò un violento scontro tra i tifosi delle due squadre nelle tribune dello stadio. Questo portò al crollo di una sezione del muro di separazione, causando la morte di 39 persone e ferendone centinaia. La maggior parte delle vittime erano tifosi italiani della Juventus.
Le indagini rivelarono che molteplici fattori contribuirono alla tragedia, tra cui la cattiva organizzazione degli spettatori, le carenze nella sicurezza dello stadio, la vendita e il consumo eccessivo di alcolici, e tensioni tra le tifoserie delle due squadre.
Questo incidente ebbe un impatto significativo sul modo in cui la sicurezza negli stadi venne gestita e regolamentata. Portò a una maggiore attenzione sulla necessità di implementare norme di sicurezza più rigide, migliorare la gestione delle folle e promuovere un comportamento più responsabile durante gli eventi sportivi.
La Tragedia dell’Heysel è un triste esempio di come la mancanza di sicurezza e controllo negli stadi possa portare a conseguenze drammatiche. Da allora, molti sforzi sono stati fatti per migliorare la sicurezza negli stadi e prevenire simili tragedie in futuro.
Gli steward, o steward di sicurezza, svolgono un ruolo cruciale nell’attuazione dei piani di sicurezza, ponendosi al centro di diverse componenti chiave che contribuiscono a garantire un ambiente sicuro per tutti gli spettatori.
La sicurezza negli stadi di calcio è una priorità fondamentale per garantire la protezione del pubblico, prevenire incidenti e gestire situazioni di emergenza. Gli stewart, anche noti come steward o steward di sicurezza, svolgono un ruolo chiave nell’attuazione dei piani di sicurezza. Ecco alcune componenti chiave dei piani di sicurezza negli stadi di calcio:
Controllo degli Accessi:
Punti di controllo: I steward gestiscono i punti di controllo agli ingressi degli stadi, verificando i biglietti e assicurandosi che gli spettatori rispettino le norme di sicurezza.
Ricerca: Talvolta, vengono effettuate ricerche casuali per prevenire l’ingresso di oggetti proibiti o pericolosi.
Monitoraggio del Pubblico:
Sorveglianza: Gli steward monitorano costantemente il comportamento del pubblico per individuare situazioni di potenziale conflitto o attività sospette.
Segnalazione: Qualsiasi comportamento inappropriato viene segnalato alle autorità di sicurezza.
Gestione delle Folle:
Flusso del pubblico: Steward e personale di sicurezza guidano e dirigono il flusso del pubblico durante l’arrivo, la partita e l’uscita per evitare affollamenti e garantire la sicurezza.
Punti di raccolta: Sono designati punti di raccolta in caso di evacuazione dell’area.
Emergenze Mediche:
Personale medico di emergenza: Gli stadi sono attrezzati con personale medico di emergenza e punti di primo soccorso per gestire eventuali situazioni mediche critiche.
Procedure di evacuazione: Sono stabilite procedure di evacuazione mediche per trasportare rapidamente i feriti negli ospedali più vicini.
Gestione degli Incidenti:
Formazione sulle procedure: Gli steward sono addestrati sulle procedure da seguire in caso di incidenti, comportamenti violenti o situazioni di emergenza.
Collaborazione con le forze dell’ordine: Gli stadi lavorano in collaborazione con le forze dell’ordine per gestire efficacemente situazioni più gravi.
Tecnologia di Sicurezza:
Telecamere di sorveglianza: Installazione di telecamere di sorveglianza per monitorare gli spettatori e l’intera area dello stadio.
Rilevatori di metallo: L’utilizzo di rilevatori di metallo può essere parte del controllo degli accessi per individuare oggetti proibiti.
Comunicazione:
Annunci altoparlante: Gli steward forniscono annunci altoparlante per diffondere informazioni importanti e istruzioni al pubblico.
Comunicazione radio: Gli steward utilizzano sistemi di comunicazione radio per coordinare le attività e segnalare situazioni di emergenza.
Addestramento Continuo:
Addestramento periodico: Gli steward ricevono addestramento continuo su questioni di sicurezza, gestione delle folle e tecniche di comunicazione.
In memoria della Tragedia dell’Heysel, le squadre di calcio hanno rafforzato i loro investimenti nella sicurezza degli stadi. Questo impegno costante mira a creare un ambiente sportivo sicuro e accogliente, dimostrando che le lezioni apprese da eventi passati sono fondamentali per evitare tragedie e garantire che il calcio sia un’esperienza positiva e sicura per tutti.
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Eyes on the world #169
Novembre entra nel vivo e lascia dietro di sé strascichi importanti.
Questa settimana torniamo dritti sulla questione Israele-Hamas con gli ultimi aggiornamenti, per poi saltare un po’ qui e lì, tra Italia, USA e Spagna.
Se ci siete, partiamo subito 👇
🇮🇱 ISRAELE-HAMAS: SI COMBATTE INTORNO E DENTRO GLI OSPEDALI. L’ESERCITO ISRAELIANO AVANZA
(1) Il conflitto tra #Israele e #Hamas continua a tenere il mondo con il fiato sospeso. Gli schieramenti combattono sempre più spesso vicino agli ospedali, al cui interno secondo l’esercito israeliano sono nascosti i centri operativi dei terroristi di Hamas da neutralizzare. Dentro gli ospedali però si rifugiano anche tutti coloro che non sono ancora riusciti a scappare dalla #Striscia di Gaza per svariati motivi, trasformandosi – involontariamente – in uno scudo umano in risposta agli attacchi di Israele. Si tratta di migliaia di persone, tra le quali troviamo anche centinaia di pazienti ormai quasi impossibilitati a ottenere le cure di cui hanno bisogno. La mancanza di carburante (ne sono arrivate solo poche centinaia di litri) e, più in generale, di elettricità fa in modo che solo pochissime unità possano essere utilizzate per prestare soccorso a chi ha bisogno. Domenica scorsa l’esercito israeliano ha aiutato il personale dell’ospedale #alShifa a evacuare decine di neonati in pericolo di vita, dopo che il reparto di terapia intensiva neonatale ha smesso di funzionare. Intorno però proseguono bombardamenti e attacchi che hanno reso difficile ogni genere di evacuazione. Sempre domenica in #Francia si è tenuta una gigantesca manifestazione contro gli attacchi e gli episodi antisemiti che hanno riguardato nelle ultime settimane la comunità ebraica. Le persone presenti tra Parigi, Marsiglia e Strasburgo superavano le 100.000 unità e alle proteste hanno partecipato anche quasi tutte le forze politiche locali (ma non il presidente Emmanuel Macron, che ha mandato un messaggio di supporto). In serata il ministro della Difesa israeliano Gallant ha fatto sapere come – in base a quanto emerso dalle informazioni inviategli dall’esercito – Hamas avrebbe perso il controllo della città di Gaza e che la conquista totale di quest’ultima sarebbe stata imminente. A preoccupare Israele è però la situazione economica derivata dalla guerra con Hamas, dal momento che sembrano pronto a esaurirsi le risorse finanziarie destinate al conflitto e il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich è parecchio restio a utilizzare le risorse destinate alle comunità ebraiche ultraortodosse (i cui interessi sono particolarmente importanti per l’attuale esecutivo). Tornando alla questione relativa agli ospedali di #Gaza, mercoledì l’esercito israeliano ha fatto irruzione nell’ospedale al Shifa nell’ambito di un’operazione mirata contro Hamas. Per lungo tempo non sono state diffuse notizie certe su cosa stesse accadendo, anche se i militari hanno fatto sapere di aver trovato armi e un centro di comando operativo di Hamas. Sembra che l’esercito stia anche evacuando più persone possibili dalla struttura. Non è tutto. Pare che sia stata anche trovata l’entrata di un tunnel sotterraneo usato dai miliziani di Hamas per entrare e uscire dall’ospedale indisturbati; il suddetto tunnel è stato mostrato in video, ma non è ancora stato verificato come sia stato usato e dove conduca. Inoltre è stato riportato – sempre dall’esercito israeliano e sempre nei dintorni dell’ospedale al Shifa – il corpo di una delle oltre 200 persone tenute in ostaggio da Hamas, alimentando le motivazioni che hanno spinto i militari ad agire. Nel frattempo il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (l’organo più importante dell’#ONU) ha approvato una risoluzione per richiedere pause e corridoi umanitari per la popolazione di Gaza. Su quindici paesi votanti, solo 3 si sono astenuti (Russia, USA e Regno Unito).
🇮🇹 ITALIA: IN DISCUSSIONE UN NUOVO DECRETO SICUREZZA. OK AL DIVIETO ALLA CARNE SINTETICA. LA CHIESA…
(2) Qualche notizia sparsa dall’#Italia, nello specifico due provvedimenti e un report molto importante. Partiamo dal nuovo pacchetto #sicurezza, che contiene 3 disegni di legge al suo interno: il primo aumenta le tutele per le forze dell’ordine; il secondo il riordino della polizia locale; il terzo alcuni inasprimenti di pena e l’introduzione di due nuovi reati (rivolta in carcere e blocco stradale, che attualmente è solo un illecito amministrativo). In quest’ultimo caso il riferimento è alle frequenti proteste delle associazioni ambientaliste. Un passaggio che ha fatto particolarmente discutere vede i membri delle forze dell’ordine autorizzati ad avere un’arma diversa, senza licenza, oltre la pistola d’ordinanza quando non sono in servizio. Inoltre, verrebbero inasprite pene per minacce, violenze e lesioni nei confronti degli agenti. In caso di approvazione saranno aumentate da 2 a 6 anni le pene per chi truffa le persone anziane, oltre che sanzioni per chi fa uso di minori per chiedere l’elemosina (senza più il differimento della pena per donne incinte o madri di figli fino a 3 anni). Un altro disegno di legge è stato approvato alla Camera in via definitiva, con 159 voti favorevoli su 236 totali, riguarda la produzione e la vendita della carne coltivata (anche conosciuta come “sintetica”), ora vietata del tutto. L’Italia sarà il primo paese europeo a introdurre una norma simile, che avrebbe potuto ridurre l’impatto ambientale derivato dagli allevamenti intensivi. Infine chiudiamo con il nuovo report prodotto dalla Conferenza episcopale italiana (#CEI) a tema abusi sessuali e pedofilia nella #Chiesa italiana. Una prima parte era già stata pubblicata nel novembre 2022 e conteneva alcuni casi avvenuti tra il 2020 e il 2021 segnalati proprio alla Chiesa. Questa seconda parte analizza i casi del 2022, ma si tratta di un numero parecchio esiguo per via della scarsa volontà a coinvolgere la Chiesa per denunciare gli abusi. 108 centri di ascolto per la tutela dei minori delle diocesi hanno preso parte all’indagine, ma solo 38 di questi hanno segnalato uno o più casi di presunte vittime (54 in questa circostanza). Sono per la maggior parte minori tra i 15 e i 18 anni ad aver subito abusi e in generale le presunte vittime sono in netta prevalenza femminile (44). I centri di ascolto, secondo quanto emerge, sarebbero comunque stati usati più per chiedere informazioni che per essere effettivamente utili per presentare denunce.
🇺🇸 PRIMA VISITA IN USA PER XI JINPING DAL 2017: TENTATIVI AVVIATI PER FUTURE COOPERAZIONI
(3) In settimana è andata in scena anche la prima visita negli #StatiUniti dal 2017 del presidente cinese #XiJinping, che ha incontrato l’omologo americano #JoeBiden a San Francisco nell’ambito della riunione dell’#APEC (Asia-Pacific Economic Cooperation, ovvero l’organizzazione che al suo interno unisce paesi affacciati sul Pacifico). C’era molta attesa per l’incontro, durato circa 4 ore. #Cina e Stati Uniti hanno concordato nel ristabilire le comunicazioni militari interrotte nell’agosto 2022, quando l’allora speaker della Camera Nancy Pelosi aveva visitato Taiwan (isola che la Cina da anni rivendica). Biden ha affermato che i due presidenti torneranno anche a sentirsi telefonicamente qualora fosse necessario. Un provvedimento degno di nota ha riguardato la riduzione dell’esportazione da parte della Cina di sostanze impiegate nell’incontrollata produzione (e il consumo) di fentanyl negli Stati Uniti, mentre non è stato fatto alcun passo avanti per il suddetto problema di Taiwan. Biden si è comunque ritenuto soddisfatto dell’incontro, nell’ottica di una possibile futura cooperazione priva di conflitti. Intanto in USA, sia Camera che Senato hanno evitato nuovamente lo #shutdown, ovvero la chiusura parziale delle attività del governo federale. Se nel primo caso si è dovuto ricorrere a un accordo piuttosto discusso tra Democratici e Repubblicani (che detengono la maggioranza alla Camera), al Senato l’approvazione è stata più semplice e lineare, spostando ora il prossimo termine al 19 gennaio, quando gli schieramenti discuteranno di una norma per finanziare l’intero 2024. Al provvedimento manca solo la firma del presidente Joe Biden.
🇪🇸 PEDRO SÁNCHEZ ANCORA PREMIER IN SPAGNA. MAGGIORANZA RAGGIUNTA GRAZIE AGLI INDIPENDENTISTI
(4) Salto rapido (finale) in #Spagna, dove il parlamento ha dato la fiducia a #PedroSánchez, premier uscente e adesso nuovamente a capo dello stato iberico. È stato eletto alla prima votazione con maggioranza assoluta (179 voti su 350). Dal 2018 è a capo del governo spagnolo, ma mai come questa volta si trova a guidare un esecutivo dalla maggioranza risicata, dal momento che il suo partito (#PSOE, Partito Socialista Spagnolo) non è stato il più votato. Nonostante tutto, nessuna figura oltre la sua è emersa come capace di poter guidare la Spagna con una maggioranza tale da poter resistere alla prima fiducia. Sánchez è riuscito a mettere d’accordo, non senza fatica, diversi partiti autonomisti e indipendentisti, ognuno interessato a raggiungere specifici obiettivi per le regioni che rappresenta. Tra questi spicca #Junts per Catalunya, il partito indipendentista catalano guidato da Carles #Puigdemont, che ha ottenuto in cambio del supporto un disegno di legge per concedere l’amnistia a tutti coloro che parteciparono al referendum per l’#indipendenza della Catalogna del 2017 (previo ok del parlamento). I deputati di Junts, pur essendo solo 7, sono stati fondamentali per raggiungere la maggioranza necessaria a dare la fiducia al nuovo governo. Non tutti sono però favorevoli a concedere l’amnistia agli attivisti catalani, specialmente a destra, convinti che l’iniziativa violi la Costituzione e che comunque possa portare a nuove possibili azioni da parte degli indipendentisti.
Alla prossima 👋
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Gaza, raid aereo su tre edifici civili a Khan Yunis: 26 morti | Tre ospedali "nel mirino" di Israele
18 novembre 2023 00:35 TEMPO REALE I miliziani: “Ostaggi in ospedale per salvare loro la vita”. Israele: “Al festival Hamas ha ucciso 360 persone”. Il direttore dell’ospedale al-Shifa: “Niente energia, acqua, cibo” 18 nov 10:04 Israele: mai chiesto evacuazione ospedale Shifa 18 nov 09:50 Gaza, Al Arabiya: 5.000 persone lasciano l’ospedale al Shifa 18 nov 09:18 A Gaza esercito Israele…
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Bambini a Gaza: video testimonianze dalla Striscia
Dal 7 ottobre sono almeno 4.237 i bambini uccisi a Gaza - un bambino ogni dieci minuti, più di 100 bambini al giorno. Altri 1.350 risultano dispersi sotto le macerie degli edifici bombardati e si presume siano morti. L'entità dello spargimento di sangue è senza precedenti. Il numero di bambini uccisi in un solo mese di conflitto a Gaza è più di otto volte il numero di bambini uccisi in Ucraina durante l'intero primo anno di guerra con la Russia. In Iraq, nel corso dei 14 anni di guerra, tra il 2008 e il 2022, sono stati uccisi meno bambini. Bambini a Gaza: testimonianze video https://youtu.be/hej5uN4aNWg Samar, 9 anni, è una delle migliaia di bambini intrappolati a Gaza. “Voglio che la guerra finisca e che si torni a casa, a dipingere e a studiare a scuola". Domenica, l'ospedale pediatrico Rantisi, a Gaza City, è stato colpito da un attacco aereo che ha ucciso almeno quattro persone e ha causato danni estesi al terzo piano, che ospita l'unica unità oncologica pediatrica di tutta Gaza. L'ospedale, che ha in cura circa 70 bambini, ha ricevuto un ulteriore ordine di evacuazione in vista di potenziali attacchi aerei. Hala è un'operatrice umanitaria di ActionAid: "Come madre, sono corsa da un posto all'altro, scappando da un luogo all'altro, solo per salvare la mia vita e quella dei miei figli. Vogliamo salvare la nostra vita e quella dei nostri figli, niente di più, niente di meno". Persone, non numeri Ogni 10 minuti almeno due bambini a Gaza subiscono ferite - alcune delle quali capaci di provocare danni permanenti. Tuttavia, i medici non hanno le forniture mediche adeguate per curarli e sono costretti a sostituire il disinfettante con aceto o acqua salata, o a eseguire interventi chirurgici salvavita usando solo la luce delle torce dei loro telefoni, a causa della mancanza di carburante. Tragicamente, il numero di bambini feriti che arrivano alle strutture mediche e le cui intere famiglie sono state uccise è ormai così alto che è stato coniato un nuovo acronimo per descriverli: WCNSF: Wounded Child, No Surviving Family. Molti dei bambini sopravvissuti finora sono malati o rischiano di ammalarsi a causa della mancanza di acqua pulita e di cibo. Le parole dalla Striscia Somaya, una madre incinta che si è rifugiata in una scuola vicino a Deir al Balah, racconta: "Quest'acqua è acqua di mare salata; siamo costretti a berla perché non riusciamo a trovare acqua. E questi bambini piccoli, non possiamo pulirli o fargli il bagno perché abbiamo paura che si ammalino". Riham Jafari, Coordinatrice��Advocacy e Comunicazione ActionAid Palestina, ha dichiarato: "I bambini di Gaza stanno vivendo un orrore inimmaginabile, giorno dopo giorno, da più di un mese ormai. Sono affamati e assetati, costretti a nascondersi in spazi angusti e a temere per la loro vita mentre le bombe esplodono intorno a loro. Le forze israeliane devono rispettare gli obblighi previsti dal diritto umanitario internazionale e smettere immediatamente di bombardare ospedali e altri siti protetti. L'ordine di evacuazione dell'ospedale pediatrico Rantisi deve essere revocato. Anche se i bambini malati curati lì stessero abbastanza bene da poter essere spostati, con strade e veicoli danneggiati, come potrebbero andarsene? E dove possono andare in sicurezza? Deve esserci un cessate il fuoco permanente, ora". Foto di copertina: https://unsplash.com/it/foto/carta-per-stampante-blu-e-bianca-tzymjuiSqCE Read the full article
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Rischio vulcanico, presentata “Exe Flegrei 2019”, la grande iniziativa di Protezione Civile. De Luca: impegno massimo della Regione
#ILMONITO
Una grande esercitazione, dal 16 al 20 ottobre, per sperimentare sul campo uno dei più grandi piani di evacuazione che si siano mai messi a punto in caso di eruzione vulcanica, in una delle aree più densamente abitate d’Italia e d’Europa, i Campi Flegrei.
L’attività “Exe – Flegrei 2019” è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a Santa Lucia con il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il Capo del Dipartimento Nazionale di Protezione civile, Angelo Borrelli, il direttore operativo del Dipartimento, Luigi D’angelo, il direttore generale della Protezione civile della Regione Campania, Italo Giulivo, il prefetto di Napoli, Carmela Pagano, la delegata del presidente De Luca alla Gestione delle Emergenze, Roberta Santaniello, il direttore dell’INGV, Maria Siclari, la direttrice dell’Osservatorio Vesuviano, Francesca Bianco, il direttore dell’Acamir, Giuseppe Grimaldi.
Exe Flegrei 2019
Sono complessivamente sette i Comuni coinvolti, Napoli, Pozzuoli, Quarto Bacoli, Monte di Procida, Marano di Napoli e Giugliano in Campania, nel territorio corrispondente alla zona rossa dei Campli Flegrei. L’esercitazione simula un livello crescente di allerta da rischio vulcanico, dal Giallo al Rosso, ognuna con una tempistica e modalità particolari di esecuzione. Nelle scorse settimane sono state effettuate attività formative-informative con appuntamenti svolti in loco volti a sensibilizzare la popolazione e a preparare le esercitazioni vere e proprie. Sono in tutto 4mila le persone coinvolte e 625 quelle per cui sarà simulata l’evacuazione.
Centrale il ruolo della Regione Campania e di tutte le sue strutture sia dal punto di vista del coordinamento delle operazioni, sia dal punto di vista della logistica.
“Si tratta – ha spiegato il Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli – dell’iniziativa più importante per chiudere la settimana della protezione civile, un’iniziativa pensata per parlare e mettere a fuoco diverse attività e per diffondere la cultura di prevenzione e conoscenza rischi”.
“L’esercitazione servirà a verificare l’efficacia del piano di evacuazione che è stato messo a punto dalla Protezione civile nazionale con la collaborazione della Regione, delle associazioni di volontariato e dei Comuni interessati”, ha spiegato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. “Parliamo di un’area, quella flegrea, che coinvolge mezzo milione di abitanti – ha proseguito De Luca – e l’esercitazione della prossima settimana servirà a sperimentare l’efficacia del programma di evacuazione della popolazione, programmi di mobilità, di sgombero degli ospedali. Si è lavorato anche a una ipotesi di pianificazione con le strutture sanitarie perché evacuare un ospedale è uno dei problemi più difficili da affrontare. Si tratta di ipotesi e simulazioni di evacuazioni per avere per lo meno uno schema”.
“Per quanto ci riguarda come Regione, abbiamo lavorato intensamente in questi mesi, aiutato i Comuni con circa 5 milioni e abbiamo dovuto recuperare il tempo perso perché non tutti i Comuni erano dotati del piano di evacuazione. Alle associazioni di volontariato distribuito 120 mezzi per 10 milioni di euro e altre risorse sono state stanziate per la valutazione sismica di ospedali ed edifici più sensibili. Il valore di questa esercitazione è anche questo: far crescere la sensibilizzazione nei cittadini su questo problema. Noi ci auguriamo tutti di non dover affrontare emergenze, ma è chiaro che dobbiamo prepararci con molto senso di responsabilità”, ha concluso De Luca.
Il programma completo delle attività
L'articolo Rischio vulcanico, presentata “Exe Flegrei 2019”, la grande iniziativa di Protezione Civile. De Luca: impegno massimo della Regione di Redazione
source http://www.ilmonito.it/rischio-vulcanico-presentata-exe-flegrei-2019-la-grande-iniziativa-di-protezione-civile-de-luca-impegno-massimo-della-regione/
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Virus cinese, senza cura: lavarsi le mani per 20 secondi. Come trasportare in Italia un connazionale infettato?
Cosa accadrebbe se un nostro connazionale all’estero venisse contagiato? Per fortuna, ovvero lungimiranza, abbiamo una capacità unica a livello mondiale. (Andrea Pinto) L’Italia, insieme con la Gran Bretagna e gli Stati Uniti è l’unica nazione al mondo che possiede una capacità molto speciale ed essenziale ai tempi moderni, il trasporto aereo sicuro in bio-contenimento. Una capacità offerta dall'Aeronautica Militare che ha avviato dal lontano 2006 una serie di corsi ed esercitazioni con gli ospedali Spallanzani di Roma e Sacco di Milano. L’attività di trasporto aereo con assetto di bio-contenimento è una delle eccellenze della nostra aeronautica, poco nota e che dovrebbe essere, invece, un motivo di orgoglio e di riconoscenza per chi ha pensato e poi attuato una capacità indispensabile ed oggi purtroppo necessaria. https://www.youtube.com/watch?v=EymzSvwmI2M Il trasporto sanitario aereo di pazienti altamente infettivi è una capacità dell’Aeronautica Militare, come detto, unica nel panorama internazionale. Il trasporto di pazienti infettivi (affetti da Ebola, SARS, TBC, Dengue, Monkeypox ecc.), se effettuato con procedure comuni e velivoli ordinari, espone al rischio di diffusione del contagio a livello globale. In tali evenienze il trasporto è possibile solo tramite l’impiego di particolari sistemi d’isolamento aviotrasportabili e di personale altamente qualificato ed addestrato, che riesca a garantire elevati standard di sicurezza. L’Aeronautica Militare ha sviluppato la capacità di evacuazione aeromedica sin dal 2005 ed è l’unica forza aerea europea, insieme alla Royal Air Force britannica, ad avere una capacità simile. Per il trasporto poi in ospedali specializzati in Italia ci sono i mezzi di biocontenimento della Croce Rossa Italiana. Ambulanze speciali dotate di barelle chiamate Isoarc, ad alta capacità in biocontenimento e munite di appositi filtri ad altissimo livello di protezione. Sono i mezzi di cui la Croce Rossa Italiana, Reparto Sanità Pubblica, dispone in esclusiva in tutta Europa e che ha già messo in campo in passato per fronteggiare i casi sospetti di ebola in arrivo all’aeroporto di Fiumicino. Il virus di Wuhan in Cina Un virus di cui ancora non si conosce il modo per attaccarlo e debellarlo e che ha già causato 25 decessi e centinaia di contagiati. In Cina due città sono state messe in quarantena, si stanno studiando eventuali rimedi farmaceutici, mentre l’Organizzazione Mondiale della Sanità riunitasi ieri ha dichiarato che non vi è un “pericolo mondiale”. I sintomi sono simili a quello di un comuna influenza stagionale con febbre, tosse, difficoltà respiratorie e nei casi gravi polmonite o bronchite che diventano letali per i più deboli che già soffrono di patologie respiratorie. L'Italia ha già avviato un canale di sicurezza all'aeroporto di Fiumicino dove vengono controllati con scanner di rilevamento della febbre i passeggeri in arrivo dalla Cina. Gli esperti evidenziano che non ci sono mai stati vaccini contro i coronavirus, la famiglia cui appartiene anche il nuovo agente infettivo di Wuhan, simile alla SARS e alla MERS (sindrome mediorientale che si è diffusa nella penisola arabica). La maggior parte delle persone infettate da questi agenti patogeni guariscono spontaneamente. La trasmissione avviene da una persona infetta all'altra attraverso la saliva, con tosse e starnuti e toccando oggetti contaminati dal virus. L'incubazione, scrive Corsera è di di 5-6 giorni e i sintomi si presentano entro il decimo giorno. Fondamentale il lavaggio delle mani per 20 secondi anche con l'uso del normale sapone. Tutti i coronavirus provengono da serbatoi animali e quello nato a Wuhan sarebbe passato dal pipistrello al serpente e poi all'uomo a causa della promiscuità di contatti avvenuti nel mercato di pesce e animali vivi della città cinese. Read the full article
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Falso allarme incendio al Galliera, parte la procedura di evacuazione. L’azienda si scusa Alle 10 di questa mattina, all’interno dell’Ente Ospedaliero Ospedali Galliera, si è verificato un falso allarme incendio per cui sono state attivate le procedure di evacuazione. L’allarme è rientr… Sorgente: Falso allarme incendio al Galliera, parte la procedura di evacuazione. L'azienda si scusa
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Partito dall’Egitto il terzo volo militare con bambini palestinesi che riceveranno cure sanitarie in Italia
Partito dall’Egitto il terzo volo militare con bambini palestinesi che riceveranno cure sanitarie in Italia. È decollato da Il Cairo (Egitto), alle ore 15:05 (14:05 in Italia) di oggi, il C-130J dell'Aeronautica Militare che sta trasportando in Italia 45 persone provenienti da Gaza di cui 14 bambini, 8 adulti e 23 accompagnatori, che saranno curati in alcuni dei migliori ospedali pediatrici italiani. La più piccola è Aisel (“luce della Luna”), una bambina di soli 4 mesi. L'arrivo in Italia è previsto attorno alle 18:00, all'aeroporto di Roma Ciampino da dove poi il volo di evacuazione sanitaria e umanitaria proseguirà per quello di Pisa. Il Ministro della Difesa Guido Crosetto, costantemente informato sullo svolgimento dell'operazione, ha dichiarato che «l’Italia sta facendo e continuerà a fare tutto il possibile, per alleviare le sofferenze della popolazione civile. Ancora una volta la Difesa ha dato dimostrazione di professionalità, competenza e grande umanità. Per questo motivo voglio ringraziare il personale militare che, assieme a quello del MAECI, ha operato nel posto avanzato di coordinamento in Egitto». «Pochi giorni fa - ha aggiunto il Ministro Crosetto - è stata approvata in Parlamento l'operazione Levante, che prevede l'impiego di un dispositivo militare per interventi umanitari a favore della popolazione della Striscia di Gaza. L'operazione servirà a fornire sicurezza e offrire una finestra di opportunità per la diplomazia e la pace». I piccoli pazienti saranno ricoverati negli ospedali individuati dal Ministero della Salute: ospedale Santobono di Napoli, ospedale Meyer di Firenze, ospedale Gaslini di Genova, ospedale Sant'Andrea di Roma, ospedale Niguarda di Milano, ospedale Rizzoli di Bologna e ospedale Bambin Gesù di Roma. L'operazione è stata condotta da un equipaggio dell'Aeronautica Militare e da personale medico e paramedico militare. All'attività hanno inoltre preso parte due medici dell'ospedale Gaslini, una mediatrice culturale del Ministero della Salute e personale del MAECI. L'Italia, che sta valutando la possibilità di distribuire materiale umanitario nella Striscia di Gaza tramite aviolancio, auspica l'attivazione di un corridoio marittimo per il trasporto di aiuti umanitari ed è pronta a inviare un ospedale da campo dell'Esercito Italiano, non appena le condizioni lo consentiranno. https://videopress.com/v/h016hcqg... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Video da Gaza: la testimonianza di Bisan, attivista di Actionaid
22 ospedali nella Striscia di Gaza hanno ricevuto l’ordine di evacuazione dalle forze militari israeliane, ma per molte persone rimangono l'unico luogo sicuro dove rifugiarsi. Attualmente, 35.000 persone si stanno rifugiando nell'ospedale più grande di Gaza, Al-Shifa. Il video da Gaza di Bisan Bisan Odehis, 24 anni, giovane attivista di ActionAid Palestina, racconta in una video testimonianza dall’esterno dell’ospedale Al-Shifa "Sorprendentemente siamo ancora vivi. Prima di diventare un rifugio, questo era uno degli ospedali più importanti e più grandi della Striscia di Gaza. Le condizioni qui sono miserabili. Siamo senza acqua, senza cibo, senza igiene. Le persone dormono e giacciono per terra, nei corridoi e ovunque all'interno dell'ospedale". https://youtu.be/lH12zmLQZgY L'evacuazione forzata degli ospedali non è solo una violazione del diritto internazionale, ma rappresenta anche una grave offesa all'umanità, con così tante persone ferite e già sofferenti, che necessitano di trattamenti e cure urgenti. Queste azioni aggravano ulteriormente la già disperata situazione umanitaria e mettono a grave rischio la vita dei pazienti e dei professionisti medici impegnati a curarli. La comunità internazionale deve unirsi per richiedere la revoca degli ordini di evacuazione e garantire la protezione delle strutture sanitarie e dei lavoratori della sanità in questo momento senza precedenti. ActionAid continua a chiedere un cessate il fuoco e la fine di questo ciclo di ripetuto di escalation di violenze. Chiediamo anche la creazione di un corridoio umanitario sicuro per fornire assistenza e medicinali e per la protezione delle infrastrutture civili e dei civili. Gli ospedali, le scuole, le strutture umanitarie e i rifugi devono essere protetti dai combattimenti e non dovrebbero essere né occupati dai combattenti né deliberatamente presi di mira. ActionAid in Palestina ActionAid opera nei Territori Palestinesi Occupati da molti anni, sostenendo la popolazione che vive senza accesso ai servizi di base e ai più fondamentali diritti umani e libertà. A Gaza, gran parte dei civili sono bambini e adolescenti che non hanno mai conosciuto una vita senza il blocco o vissuto un'infanzia normale e che necessitano di un costante supporto psicologico. Le molteplici escalation e guerre a Gaza hanno causato a migliaia di bambini un disturbo da stress post-traumatico e soffrono di depressione, dolore e paura. Il nostro sostegno alle donne e ai bambini include l'assistenza psicosociale e attività ricreative promosse in un ambiente sicuro in cui le persone possano trovare conforto e sollievo emotivo, favorendo così il loro recupero e il loro benessere generale. ActionAid ha anche all’attivo molteplici interventi di emergenza con fornitura di assistenza umanitaria essenziale, tra cui cibo, rifugi, medicine e kit igienici. Foto di hosny salah da Pixabay Read the full article
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Campi Flegrei, le prove di evacuazione degli ospedali
“Importante essere pronti alle emergenze”: parlano Luigi Langella, Stefania Lucente e Mario Ciafronesource
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